John Doing – Ceramiche ed altro

JOHN DOING

ceramiche ed altro

a cura di Luigi Cavadini

Inaugurazione: sabato 15 giugno ore 17.00

Periodo espositivo: 15 giugno – 13 luglio 2019

Chi è John Doing?

John Doing – dichiara l’artista è il nome che mi sono dato nel 1995 quando, ritiratomi dalla vita professionale, che mi ha portato a lavorare per lunghi anni in Oriente a confronto con culture sicuramente stimolanti, ho cominciato a dedicare il mio tempo alla ricerca esprimendo me stesso con diversi media.

Nella mente ciò che avevo visto e che, con gli acquerelli, avevo tracciato negli anni sui miei cahiers de voyage.

Nella più grande semplicità inizio a fare maschere usando reti e fili diversi.

Poi collage, alla maniera tradizionale con forbici e colla, fino a quando, affrontati i programmi di trattamento delle immagini al computer, i collage diventano digitali. Da qui ecco il passaggio ai video-collage.

Per riposare gli occhi dalla luce dello schermo, sono quindi tornato ad un fare manuale impratichendomi dell’uso dell’argilla per fare ceramica in particolare con la tecnica Raku tipica del Giappone, una terra che ho a lungo frequentato e che amo.

In tutti questi anni non ho abbandonato il lavoro su carta, sempre con il pensiero al modo orientale di raccontare le emozioni. Con il gusto di tracciare segni e rappresentare prodotti della natura o oggetti con grande naturalezza, al di là delle dimensioni e della realtà. A volte su carta spessa Buthan o su carta più sottile proveniente dal Nepal.

 

E aggiunge: Gli umani hanno sempre cercato di ricordare o di lasciare tracce del loro passaggio. Quello che stiamo facendo ora è di mostrare oppure cancellare le nostre fantasie su un’enorme caverna digitale. Nel fare ciò, esprimiamo le nostre informazioni genetiche e la nostra comprensione razionale di ciò che sta accadendo intorno a noi. Questo può essere fatto con la prosa, la poesia, i dipinti, la scultura.

Essere pubblicato, stabilito, apprezzato diventa un dettaglio, poiché lasciamo comunque una prova della nostra esistenza sulle pareti della grotta.

 

La creatività di John Doing non si ferma all’espressione d’arte, ma si cimenta anche con le parole.

Scrive poesie, racconti e … immagina. Nel 2006 ha pubblicato dall’editore Laruffa “E se…” in forma di dialogo tra spiriti del passato (Fellini, Eduardo de Filippo, Michelangelo, Freud, Jung, Mishima, Dante, Leonardo, Galileo, Piero della Francesca, Cesare, Penelope, la Sibilla…) che si incontrano senza barriere di spazio, di tempo, di linguaggi.

Questa commistione tra pensieri si riflette anche nei video-collage digitali dove intreccia immagini contemporanee con frammenti e sequenze tratte dalla storia dell’arte italiana (particolare l’attenzione al Rinascimento e a Michelangelo) e da quella giapponese.

In campo artistico si registrano varie esposizioni in Giappone e in spazi espositivi in Italia e Svizzera. Nel 2011 ha partecipato alla mostra Visioni e utopie della modernità allo Spazio Officina di Chiasso e ha esposto alla Fellini Gallery di Berlino. Presente all’Art Zurich 2013, ad Art Basel 2015, espone ora, fino al 24 novembre, in Palazzo Bembo a Venezia nell’ampia rassegna internazionale Personal Structures. Identities.

La mostra si concentra in particolare sui lavori in ceramica, che Doing ha sviluppato in questi anni recenti, in cui le forme e i colori a smalto vivono, anche quando sono pure composizioni di fantasia di una leggerezza e di una plasticità palpabili. Particolarmente suggestive le costruzioni con figurine umane che interagiscono in azioni dal dinamismo intrigante. Ad accompagnare queste opere sono proposti interventi dell’artista realizzati con altri media, dalla pittura sia tradizionale, ma assolutamente fresca e attuale, che digitale, così come da composizioni eseguite con materiali poveri che acquisiscono nell’insieme efficaci valori espressivi.

Luigi Cavadini